La valutazione fisioterapica in RPG (Rieducazione Posturale Globale) inizia con un’attenta anamnesi in cui il paziente ci racconta perché si è recato in studio e ci fa capire l’entità del suo problema e il comportamento della sua sintomatologia dolorosa.
Di seguito passiamo alla valutazione posturale che inizia con un’osservazione del corpo del paziente nello spazio. Qui, vengono identificati, nel piano antero-posteriore e laterale gli atteggiamenti che sfuggono dai parametri desiderabili della fisiologia e biomeccanica.
Ad esempio: di profilo, la testa, l’apice della curva dorsale ed il sacro dovrebbero essere allineati; le spalle dovrebbero ricadere sulla linea del trocantere e le ginocchia non dovrebbero essere né flesse, né recurvate all’indietro.
La tappa successiva è “riequilibrare” la postura, correggendo i vari distretti con l’intenzione di trovare una associazione tra sintomo e atteggiamento scorretto. L’obiettivo è capire se la correzione aumenta il dolore alla zona interessata e se altri distretti corporei quando allineati, influenzano la sintomatologia di quella zona specifica.
Questa correzione va fatta mettendo in tensione tanto la catena muscolare anteriore (paziente in piedi) quanto la catena muscolare posteriore (paziente seduto).
L’intenzione è capire quale catena muscolare è in disfunzione e acutizza il sintomo quando il segmento interessato viene corretto, e se ha già creato un percorso di adattamento antalgico.
L’ultima fase è la scelta della postura di trattamento. La postura è correlata alla catena muscolare più accorciata e sintomatologica.
A questo punto il terapista è capace di stabilire il miglior piano terapeutico per il suo paziente altamente individuale e personalizzato, per poter aumentare, a lungo termine, le sue riserve di salute